più che seguire la sua battaglia contro l'Orca, siamo attratti a seguire la tecnica usata dall'Ariosto nel raccontare questa lotta d'un mostro marino con un guerriero su un cavallo alato. La poesia aristotesca non ha l'aria di ricorrere a poteri magici neppure quando parla di magie: il suo segreto sta nel ritrovare, in mezzo al gigantesco e al meraviglioso, le proporzioni di un'aia, d'un sentiero, d'una pozza in un torrente dell'Appennino. Il muso del mostro marino è visto come quello d'una cinghialessa o porca selvatica...
Narrativa Ritorno