Presentazione

Il Discorso sulla dignità dell'uomo di Pico della Mirandola (1463-1494) è considerato il «Manifesto del Rinascimento». Scritto nel 1486, contiene infatti l'esaltazione della creatura umana, come creatura libera e capace di conoscere e dominare la realtà intera. Ancor più di questo però il Discorso parla del compito della creatura umana: questa, priva di immagine predeterminata, deve perseguire la propria compiutezza con un percorso che muove dall'autodisciplina morale, attraversa la pluralità delle immagini e dei saperi, e tende alla meta più alta, non rappresentabile. Pico della Mirandola ritiene che questo paradigma di sviluppo dell'esistenza sia universale, perché rintracciabile in tutte le tradizioni.

L'interesse attuale del Discorso è proprio nella sua affermazione che la natura umana, indeterminata e debole di per sé, si realizza e si identifica attraverso la realtà molteplice delle culture umane: ogni cultura costituisce una via diversa, ma nella sua essenza, funzione e struttura, identica. Di qui anche la possibilità della concordia e il fondamento della pace, tra le culture.

Il Discorso ci parla da un mondo assai diverso dal nostro. Pico non conobbe la Riforma protestante, e non conobbe il Nuovo Mondo, era per certi versi un uomo dell'«Età di mezzo». Aveva conoscenze vastissime, anche linguistiche, ma il suo modo di attingere alle fonti è molto diverso dalla filologia moderna. La lingua del Discorso è il raffinato latino umanistico. Di qui la difficoltà della lettura del Discorso.

Il Progetto-Pico/Pico-Project si offre a tutti come uno strumento integrale di lettura e di interpretazione del testo del Discorso nel suo contesto, dal primo accostamento sino al contatto diretto con il testo originale rappresentato dalla prima edizione a stampa (Bologna 1496) del Discorso, di cui non vi sono manoscritti.

Il supporto elettronico consente un passo ulteriore, oltre la stampa, verso la realizzazione più compiuta di quella istanza anti-esoterica che già indusse il giovane Pico a pubblicare le sue 900 tesi proponendole alla comune discussione.

Anche la comunità di lavoro internazionale, basato sull'Università di Bologna e sulla Brown University, si situa sul prolungamento di questo ideale umanistico, con il suo metodo di lavoro, non basato sullo specialismo, ma sulla cura di tutti gli aspetti dell'edizione da parte di ciascuno degli incaricati di una sezione del testo.

La comunità di studio che unisce studiosi dell'Università di Bologna e della Brown University, Providence, Rhode Island (USA) vorrebbe in un certo senso rinnovare quel modello e quel metodo umanistico di conoscenza compiuta, che non consiste unicamente nello specialismo, ma, affidando a ciascuno dei collaboratori la cura di tutti gli aspetti del testo, confida piuttosto nella comunicazione circolare dei saperi e nella loro affinità per cui ogni frammento rinvia al tutto e in qualche modo lo contiene.

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